sabato, aprile 09, 2016

Un'ottima annata & l'arte di rallentare

"Un'ottima annata" è uno di quei film che, pur non essendo degli oggettivi capolavori, ti restano nel cuore e si fanno ricordare per molto tempo.

Il regista è Ridley Scott, e questo potrebbe anche bastare.

E' facile trovare la trama su wikipedia, quindi qui dirò il minimo indispensabile: il protagonista Max/Russel Crow, broker freddo, arrivista e stacanovista, alla morte dello zio che non vede da quando era un ragazzino, ritorna in Provenza per occuparsi dell'eredità lasciatagli, ossia l'amato vigneto a cui aveva dedicato la vita.
Da qui inizia il viaggio di Max, che si rivela soprattutto psicologico, con il rientro nei luoghi della giovinezza, i ricordi di una vita più semplice ma più vera che riaffiorano, l'incontro con la passionale e del tutto irrazionale Fanny/Marion Cotillard e quello con la cugina di cui sconosceva l'esistenza... tutti questi avvenimenti iniziano a far cambiare il cinico Max, a farlo staccare lentamente dalla frenesia a cui è abituato e a fargli (ri)scoprire il gusto per le cose semplici e per l'amore.

Se la trama vi sembra banale non fatevi condizionare dal mio riassunto, davvero, guardate questo film, è delizioso, scalda il cuore ed è fin troppo facile immedesimarsi con il protagonista.
Il finale, poi, è veramente una poesia, si trova su youtube ma non vi consiglio di vederlo senza aver visto l'intero film. Buona visione dunque a chi accetterà il mio consiglio, e qui sotto un po' di materiale per incuriosire...

Max Skinner: Ogni mio ricordo è ambientato nel raggio di cento metri da questo preciso punto.
Christie Roberts: E sono bei ricordi?
Max Skinner: No. Sono fantastici.

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