martedì, aprile 19, 2016

Piccoli (ma non troppo) bulli crescono

Quando si parla dei numerosi, più o meno gravi, gesti di prepotenza compiuti da bambini, mi manda in bestia sentire da genitori o insegnanti: "e va bene, ma sono bambini!", come se fosse un alibi, come se fosse accettabile, come se la maggior parte di questi comportamenti non dipendessero da noi adulti.

Un bambino che costringe un altro a fare i compiti al posto suo, è un bullo.
Un bambino che chiede ad un altro di pagarlo in cambio del silenzio con la maestra per una marachella, è un bullo.
Un bambino che coinvolge la classe mettendo al centro chi si trova alla prima, piccola, delusione d'amore, è un bullo.
Un bambino che, di fronte ad un altro che piange, lo addita, lo deride e lo porta al centro dell'attenzione, è un bullo.

La sola reale differenza tra un bullo molto giovane ed uno è meno, è che è più facile raddrizzare l'alberello durante la sua crescita...tutto qua. Ogni atteggiamento di questo tipo va stroncato subito e senza giustificazioni.

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