martedì, agosto 01, 2006

Pensieri notturni

Stasera non riesco a dormire, sarà il caldo... e allora penso, e il cervello pericolosamente fa tric tric tric.. ruomore di ingranaggi... e allora temo di svegliare Gyo con il troppo rumore e mi alzo ;-)
In effetti è una cosa inedita, in genere la sera io crollo dalla stanchezza e lui è sveglio e arzillo e lavora al computer.. ma una spiegazione credo ci sia: oggi è stato il mio primo lunedì di ferie estive.
E dove sta il problema, direte voi? Problemi non ce ne sono, e la giornata è anche passata piacevolmente, tra telefilm, spesa, pranzo dai miei e preparazione (con calma, una volta tanto) della cena (con cibo fresco comprato il pomeriggio, una volta tanto...).
Però mi sono sentita "sola". Non so come spiegarlo, non è una solitudine riferita a persone, quanto piuttosto a situazioni: insomma secondo me il lavoro è una delle tante cose che mi unisce al maritino ^_^ mi capite?
Prima che le casalinghe si incazzino, voglio chiarire che è LUNGI da me criticare chi non lavora fuori casa, e che non credo affatto al luogo comune idiota secondo cui le donne che non lavorano non fanno niente tutto il giorno (salvo forse le ultra-ricche, ma non ne conosco nessuna :p). Anzi, ho un esempio molto indicativo in mia madre che fa la casalinga da quasi 30 anni e che fa avanti indietro tutto il giorno a sbrigare faccende per lei e per il resto della famiglia: assicurazioni, spesa, posta, banca, agenzia immobiliare, "mamma mi prendi questa cosa che io sono a lavoro?", "mamma puoi versarmi questo assegno?", "mamma mi accorci i pantaloni?" e via con un'altra infinità di richieste sempre accettate...
Detto ciò, per quanto qualche giorno a casa di tanto in tanto MI FA STRA-PIACERE, credo che personalmente diventerei matta a fare solo questo, e certamente perderei un legame a cui tengo moltissimo.. insomma mi ritrovo ad essere "gelosa" del lavoro altrui :\... sono contorta, lo so. Ma è mezzanotte, che pretendete? Non mi offendo se non capirete nulla di quello che ho scritto.

Insomma, per me il massimo forse sarebbe lavorare fino alle 14 e poi filare a casa e fare la casalinga per mezza giornata, WOW! Ma al momento non ci è possibile rinunciare a metà del mio stipendio, quindi va bene così.

Categoria che invece tollero poco, per usare un eufemismo, è quella dei figli ultra-mammoni che non hanno il coraggio di staccarsi da mammina giustificandosi con le scuse più banali e/o assurde, e rimangono sotto l'aluccia dei genitori evitando come la peste di prendersi le proprie responsabilità. MINKIAAA CRESCETEEEEE! Non si diventa adulti finchè non si vive da soli, di questo sono sicurissima. Che si vada a vivere soli del tutto, o con un amico, col fidanzato, col marito, questo importa poco, ma nessuno mi toglie dalla testa che l'indipendenza reale dipenda dall'andar via dalla casa dei propri genitori.

Ecco, ora forse un pochino di sonno mi è venuto...

Nessun commento:

Posta un commento