venerdì, marzo 09, 2018

Le compilation

Non siamo più negli anni novanta, ma ancora oggi continuo a trovare gustosa l'idea di creare delle compilation musicali per gli altri; è un piccolo ma molto personale, dono, un modo per dire "hai visto come ti conosco bene?" o, in alternativa, "ti va di conoscerci meglio?".
La musica è importante, parla al posto nostro e facilita la comunicazione anche nei casi più complicati o più delicati.
Affidare un messaggio ad una canzone è tra le soluzioni più efficaci e più semplici, anche se qualche volta il rischio è di mettersi troppo a nudo, o almeno è così per me. Personalmente non ne faccio spesso; una delle mie tante stranezze è che la musica ha una tale importanza nella mia vita che fatico a condividerla, e quando lo faccio finisco sempre col sentirmi molto "esposta".
Quando voglio DARE della musica, non lo faccio mai a caso o superficialmente, studio, cerco, immagino il destinatario mentre ascolta quei pezzi, cambio mille volte l'ordine, tolgo, aggiungo, ricomincio da capo, finché non sono convinta che quella persona si sentirà pensata durante l'ascolto e mi penserà anche un po' (eh, sono tanto egocentrica, non ne ho mai fatto mistero!).
Tutto sommato si tratta anche un po' di mettermi alla prova, cercando la sottile soddisfazione di aver centrato il punto, aver strappato un sorriso a qualcuno, e sorridere a mia volta: c'è qualcosa di meglio?

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