Purtroppo il cinema italiano, ai miei occhi, non si smentisce mai, e per l'ennesima volta un film tanto osannato mi ha molto delusa: parlo de "La bestia nel cuore" di Cristina Comencini.Venerdì l'ho visto su Rai3, aspettandomi un film pesante, angosciante, che mi trasmettesse un certo pathos e invece... NIENTE! Insomma èvero che la trama non è certo leggera, visto che parla di un caso di violenza sui bambini i cui ricordi riaffiorano poco a poco nella mente della protagonista (Giovanna Mezzogiorno), ma la sensazione che ho provato io è stata di vedere un film che non riusciva mai ad addentrarsi nella storia come era necessario: l'argomento clou era sempre e solo accennato, intravisto, come se si avesse paura di affrontarlo di petto insomma.
Cose che non mi sono piaciuta affatto sono state l'esagerata lunghezza e lentezza della storia, che proprio perchè MAI approfondita nel corso dei 120 minuti del film, si sarebbe potuta risolvere in molto meno tempo, tralasciando del tutto digressioni inutili come la crisi di identità del regista amico del fidanzato o il tradimento di quest'ultimo per esempio, che nella trama non sfociano mai in una vera conseguenza, positiva o negativa che sia.
Unico punto a favore per me è Luigi Lo Cascio che è una stella veramente rara nel firmamento del cinema italiano per la sua bravura e credibilità in qualsiasi ruolo, e poi, ma questo è assolutamente POCO OBIETTIVO, la presenza di Alessio Boni davanti al quale ammetto di sbavare sempre un pò ahahah, ma che comunque non è all'altezza di Lo Cascio ;-)
Ok, speriamo in qualche altro film cosiddetto impegnato italiano...
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