sabato, marzo 22, 2008

A proposito di fecondazione assistita e compagnia bella...

Dopo le ennesime perle di saggezza sentite ieri in ufficio da parte del mio religiosissmo collega (quello secondo cui la cellula è vita, per intenderci...) sull'argomento, della serie "voglio avere almeno 4-5 figli.... tutti quelli che frequento alla comunità hanno molti figli, e molti anche 7 a testa... i figli vengono esclusivamente da Dio, se lui non li manda c'è un motivo preciso e accanirsi per averli è sbagliato senza dubbio..." etc etc, mi sono voluta un pò documentare sulla visione della chiesa cattolica a proposito della fecondazione assistita: il risultato è stato, come purtroppo mi aspettavo, aberrante.
Per esempio il sito "Acquaviva 2000 - Cultura cattolica in rete", spiega:
La motivazione fondamentale per cui la Chiesa Cattolica giudica immorale la fecondazione artificiale è esposta dallo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica al n° 2378: " Il figlio non è qualcosa di dovuto, ma un dono. Il “dono più grande del matrimonio” è una persona umana. Il figlio non può essere considerato come oggetto di proprietà: a ciò condurrebbe il riconoscimento di un preteso “diritto al figlio”. In questo campo, soltanto il figlio ha veri diritti: quello “di essere il frutto dell'atto specifico dell'amore coniugale dei suoi genitori e anche il diritto a essere rispettato come persona dal momento del suo concepimento” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Donum vitae, II, 8]."
Per la morale cattolica i procedimenti di fecondazione artificiale trovano la radice della loro illiceità 1) nella pretesa di estromettere Dio dal fatto procreativo ritenendo che solo l’uomo sia il padrone della vita, l’arbitro assoluto in grado di scegliere se, come e quando volere o non volere la vita.
2) nel disprezzo della dignità umana propria dell'embrione e dei suoi diritti che possiamo così riassumere:
1) il diritto al rispetto
2) il diritto alla vita
3) il diritto all'educazione

Etc, etc, etc. se volete leggere tutto l'articolo basta cliccare qui.
Sempre il mio collega mi ha illuminata, attaccandomi in maniera indescrivibile e dandomi della presuntuosa perchè a lui le cose le hanno spiegate al catechismo per adulti e quindi sono VERE, sulla differenza tra gay ed omosessuali... Qual è secondo lui, vi state chiedendo? A suo dire, e a dire degli ignoranti della sua combriccola, gli omosessuali sono quelli che, POVERINI, ci sono nati (e quindi sono da compatire e curare per riportare sulla via della normalità), mentre i gay sono quelli (e qui mi si avvicina e piano piano sussurra al mio orecchio....) "che se la fanno mettere (in realtà ha usato una parola mooolto più volgare che non scriverò sul mio blog) nel culo" e quindi vanno allontanati perchè immorali e perchè "la cosa gli piace".
Curiosando ancora nel suddetto sito, ho trovato allora anche un articolo in home page su "La terapia riparativa dell'omosessualità" considera una malattia ed una deviazione ovviamente immorale...

Tralascio i miei commenti su questi ed altri argomenti, voglio solo dire UNA cosa: come può un ente religioso, un mondo che dovrebbe vigilare sulle emarginazioni e che dovrebbe esaltare l'Amore più di ogni altra cosa (quella persona lì predicava sempre e solo questo, mi sembra di ricordare...) essere così ferocemente e così tristemente ed ignorantemente razzista?


3 commenti:

  1. Riguardo la frase: "Il figlio non è qualcosa di dovuto, ma un dono. Il dono più grande del matrimonio è una persona umana. Il figlio non può essere considerato come oggetto di proprietà", mi trovo concorde... in quanto il matrimonio non implica obbligatoriamente la procreazione. Ma non per questo si deve evitare di provare comunque a mettere al mondo una creatura anche tramite fecondazione assistita.

    Se una coppia non può avere un figlio a causa di un problema fisico che gli impedisce di poter procreare naturalmente, chi gli impedisce di provarci?
    Un handicap implica l'esclusione da scelte, da lavori, da azioni?
    Gli esseri umani affetti da gravi malformazioni, da malattie che impediscono i movimenti... sono esclusi dalla vita sociale?

    Ci sono persone senza gambe, ad esempio, che partecipano a gare podistiche tramite particolari arti meccanici... utilizzano la scienza per fare comunque ciò che "desiderano". Senza alcuna "pretesa di estromettere Dio" e senza credere che "solo l’uomo sia il padrone della vita, l’arbitro assoluto in grado di scegliere se, come e quando volere o non volere la vita".

    Forse il paragone non è perfetto... in quanto una cosa è il mettere al mondo una nuova vita, un'altra è avere problemi fisici; ma a questo punto potrei allargare il campo d'azione del mio discorso e metterci in mezzo qualsiasi altra cosa.
    L'uomo si è sempre "intromesso" nella vita di tutto ciò che lo circonda: ha preso i semi e li ha seminati senza aspettare che la pianta, da sola, li facesse cadere in terra; ha salvato tanti esseri viventi da malattie che avrebbero potuto causare la morte (volere di Dio?); ha irrigato i campi dove non vi arrivava mai l'acqua; ha ucciso altre creature per nutrirsi.

    La Chiesa risponde che è "libero arbitrio"... ok, allora rispondo che sta nel libero arbitrio anche il voler decidere di avere un figlio tramite procreazione assistita, così come possiamo decidere di seminare una pianta di pomodoro nel vaso di casa nostra o di indossare un arto meccanico per afferrare gli oggetti.

    Ci sono tante cose immorali di cui preoccuparsi... problemi ben più gravi che stanno portando il mondo alla rovina... la Chiesa dovrebbe provare ad allargare i suoi orizzonti.

    P.S. Ci sono tantissimi preti "gay" (e non dico "omosessuali" apposta) che sono persone rispettabilissime...
    Anziché preoccuparsi delle differenze terminologiche fra "omosessuale e gay"... perché non si preoccupano di estirpare tutti quei BASTARDI PRETI PEDOFILI dalla CHIESA DEL SIGNORE???

    Grazie.
    Marco

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  2. Grazie dell'appoggio ^_^
    Mi piace molto l'esempio della gamba artificiale o dei "difetti" fisici in generale, anche perchè mi sto convincendo che parte dei preconcetti e delle idee contro la fecondazione assistita parta dal non accettare che l'infertilità è un problema di salute, prima di ogni altra cosa, e questo non entra in testa a molte persone o_o
    Se un uomo ha bisogno di un trapianto di cuore, non gli si fa perchè è "contro natura"?
    La dialsi non è "contro natura"?
    Sono delle CURE, e quando non ci sono cure si passa a delle tecniche alternative, allo scopo di eliminare la patologia o il "difetto", no?

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  3. Che argomentone :) ce ne sarebbe da dire all'infinito ..
    anche noi, io e il mio compagno , abbiamo lo stesso problema,
    non possiamo avere figli. ciò che dice la chiesa non mi interessa,
    anche perchè ultimamente mi sta scadendo molto tant'è che da cristiana
    sto meditando di sposarmi in comune ;)
    ma ciò che più mi preme è lo stato d'animo di coloro che si trovano
    di fronte a questo enorme problema. Oramai le coppie che concepiscono
    naturalmente senza l'aiuto delle tecniche sono ben poche, sono le eccezioni
    in un mondo di infertilità. Ammiro le coppie che provano il tutto per tutto
    e le ritengo molto coraggiose. io sono più codarda e non ho questo coraggio.
    il mio compagno, precedentemente con l'ex moglie, ha gia fatto tutte le trafile
    del mondo e non ha intenzione di ripeterle. E sicuramente non saro' io ad obligarlo.
    forse non vremo mai un figlio o forse capiterà quando meno ce lo aspettiamo come succede a molte
    coppie che sono in cura da anni. Personalmente ho paura di sfidare la natura
    ma è una paura prettamente personale. Ma ammiro e stimo tantissimo coloro che lo fanno.
    Nessuno, tantomeno la chiesa, ha il diritto di giudicare la scelta di una coppia
    che vuole farsi aiutare nel procreare.NESSUNO!

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