giovedì, luglio 05, 2007

La sQuola

Vi racconto qualcosa della mia esperienza liceale, abbastanza traumatica a dire il vero :-\

Sul biennio nulla da dire, sono stata davvero "fortunata" (tra virgolette, visto che non credo alla fortuna...) e, in linea di massima, ho avuto insegnanti che addirittura INSEGNAVANO: incredibile, vero? Gli piaceva insegnare, persino! Personalmente ho adorato il mio prof di lettere del biennio, che ha giorno per giorno stuzzicato la mia intelligenza, che perdeva ore a leggerci LUI le pagine dei Promessi Sposi, interpretandole e commentandole, invece di "assegnare i compiti" e basta.
Anche i due prof di matematica che si sono avvicendati nei 2 anni non erano male, avevano dei metodi "creativi" per così dire, ma di sicuro conoscevano la loro materia, tanto che mi è rimasta pienamente in testa. Posso tranquillamente dire che a quei tempi mi piaceva, andare a scuola e mi piaceva studiare.
Poi, però, siamo entrati al triennio; qualche compagno di classe più furbo di me se l'è svignata trasferendosi in una sezione alternativa, mentre la maggior parte di noi è rimasta. Che brutta cosa, sono stati quei 3 anni, mai e poi mai li rivivrei, mai li consiglirei, non ho un solo bel ricordo di quel periodo a parte la mia "Cica" naturalmente, compagna di banco, complice, unica a provare le stesse cose e, qualche volta, la stessa angoscia, e lei l'ha vissuta anche peggio di me, che come carattere sono più aggressiva e magari riesco a farmi un pò scivolare le cose addosso.
Vi faccio il quadro della situazione insegnanti del triennio:
  • Prof.ssa di Matematica e Fisica: un mostro di donna (in senso fisico, in quanto non aveva forma), che non aveva la più pallida idea di cosa stesse dicendo (al Liceo Scientifico). Ricordo che un paio di volte si è messa a litigare con un mio compagno di classe geniale che la correggeva mentre spiegava, non so se rendo l'idea. L'analisi matematica non sapeva nemmeno dove stesse di casa, non è nemmeno riuscita a risolvere il quesito degli esami di maturità! Una tragedia.
  • Prof.ssa di Lettere: una SUORA LAICA che aveva passato l'età massima per poter insegnare ma che con sotterfugi vari è riuscita a restare ad insegnare perchè nella sua misera vita non aveva nient'altro ovviamente. Una volta mi diede "5-" in un compito in classe di italiano dicendo che anche se era scritto bene, avevo messo i puntini solo in un certo numero (LI AVEVA CONTATI!) dellle "i" presenti nel compito: non è una battuta, giuro. Ci fece studiare Infermo e Purgatorio della Divina Commedia a velocità supersonica perchè voleva farci fare il Paradiso (guarda un pò..), dove si soffermava solo sulle parti più religiose, che ci faceva di tanto in tanto imparare a memoria e recitare durante le interrogazioni (al QUINTO anno di Liceo Scientifico).
  • Prof. di Filosofia e Storia: questa è stata una grande calamità della mia vita. Un prof bravo a spiegare e che sembrava persino sapere quello che diceva ma ha fatto una cosa terribile ai suoi studenti di tutti gli anni: ha imposto un metodo di studio allucinante. In breve, il suo metodo di insegnameno consiste nello spiegare tantissimo per un tot di lezioni, poi fare una sorta di pausa durante la quale gli studenti devono consegnarli gli SCHEMI. Cosa sono questi schemi, direte! Lui PRETENDE che tutti gli studenti adottino il SUO metodo di studio, ovvero trasformino le sue lezioni e quanto scritto sui libri (che, parole sue, sceglie il più prolissi possibile proprio per abituare a riassumere...), in schemi su carta. Gli schemi vanno poi consegnati a lui per essere verificati, e infine riconsegnati ai proprietari, dopodichè inizia il periodo delle interrogazioni. In tutto questo il dramma era che per fare questi maledettissimi schemi (usati, a onor del vero, da qualcuno, soprattutto dai più leccapiedi...saranno stati 4-5), si facevano NOTTATE su NOTTATE perchè in realtà nessuno poi ci studiava sopra come lui voleva, e quindi tutti eravamo costretti a fare un doppio enorme, inutile lavoro per non avere un brutto voto. Insomma l'umore era sotto le scarpe con lui.
Leggevo poco fa su un sito di pedagogia:
Cambiamento del paradigma: Passaggio da un paradigma d'insegnamento ad un paradigma d'apprendimento. L'insegnante non può forzare l’allievo ad apprendere L'insegnante ha la funzione di motivare, d'orientare e di sostenere l'apprendimento dell'allievo.
C'entra qualcosa, questo, con l'imposizione di un metodo di studio agli studenti? Ok per la PROPOSTA di un metodo di studio, magari qualcuno l'ha anche fatto proprio e lo ha riusato che so, all'università, ma IMPORLO è una cosa sbagliatissima su tutti i fronti!
Insomma, gente, della mia esperienza liceale, di ricordi positivi non ne ho affatto, salvo UNA persona; ma non certo classe, insegnanti (anche qui, salvo UNO), contenuti, nulla.
La scuola dovrebbe formare, non demoralizzare e far sentire delle cacche.

1 commento:

  1. Aaaaah! Mi vien da sospirare...
    Solo che di solito ricordando i tempi del liceo si sospira e si esclama: "bei tempi quelli!"
    Nel nostro caso invece si benedice il Cielo per esserne uscite sane di mente (beh... più o meno!). ;P

    Che angoscia, che ansia, che incubo! Se ci penso soffro ancora, mamma mia... :X

    Che dire Cica mia: anch'io ho pochissimi bei ricordi di quel periodo, davvero da contare con le dita di una sola mano...
    E su tutti ci sei tu.
    Ti voglio bene Cica!
    Che bello essersi ritrovate! ;D

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