martedì, maggio 13, 2008

Sempre più giù

Al peggio non c'è mai fine, a quanto pare. Riporto qui un articolo apparso un paio di giorni fa su Rainews24 (http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=81529.)
A quanto pare, adesso, una persona può anche decidere se le altre persone possono curarsi o meno dalle loro patologie: che abbia frainteso la propria missione? ;-) Leggere per credere!

Il Papa contro la procreazione assistita

Il Papa parla contro la procreazione assistita anche quando avviene nell'ambito del matrimonio. Benedetto XVI, ricordando la enciclica Humanae Vitae che nel 1968 sancì la contrarietà della Chiesa ad ogni mezzo artificale di controllo delle nascite, ha detto che "nessuna tecnica meccanica" può sostituire "l'atto d'amore" che due sposi si scambiano come "segno di un mistero più grande che li vede protagonisti e compartecipi della creazione".

Ricevendo i partecipanti ad un congresso, in Vaticano, per ricordare i 40 anni dell'enciclica, Benedetto XVI sostiene che la Chiesa non potrà mai permettere che il dominio della tecnica "infici la qualità dell'amore e la sacralità della vita". Per il papa " la trasmissione della vita è iscritta nella natura e le sue leggi permangono come norma non scritta a cui tutti devono richiamarsi".

Il discorso del papa non fa distinzioni tra chi ricorre alla procreazione assistita in coppia o come single (in Italia la fecondazione di una donna sola per mezzo di un donatore anonimo non è prevista dalla legge 40 che regola il ricorso alla fecondazione artificiale). La Chiesa continua a rimanere contraria al ricorso alla tecnica per concepire una nuova vita e persino, sulla carta, al ricorso alla meccanica, per evitare di concepirla.
In questo caso il messaggio della Chiesa non privilegia le coppie unite in matrimonio, persino quelle con rito religioso, alle quali lascia l'indicazione di concepire la vita solo secondo natura (e la volontà divina) senza forzature che per la Chiesa collocano il ricorso alla tecnica nella moderna nevrosi di onnipotenza consumistica di volere e potere ottenere tutto, come se anche "il dono" di un figlio fosse qualcosa che si può avere eventualmente pagando, curandosi, sottoponendosi a trattamenti medici e farmacologici.

E in questo stesso giorno in cui la Chiesa si lancia nuovamente contro le applicazioni della medicina in ambiti "eticamente sensibili" il papa annuncia anche l'emanazione di indulgenze speciali nell'imminenza dell'apertura dell'Anno Paolino (28 giugno 2008-29 giugno 2009). Una parola, indulgenza, che ci riporta perlomeno al sedicesimo secolo, quando Lutero rifiutò la pratica della Chiesa cattolica che in qualche modo rendeva sistematico e organizzato il perdono dei peccati. Si celebrano i duemila anni della nascita dell'apostolo San Paolo, i 40 anni dell'enciclica Humanae Vitae, e Benedetto XVI colloca il suo messaggio contro la procreazione ancora una volta in una dimensione che si può considerare "eterna" o, per chi non è d'accordo "anacronistica".

Marialaura Carcano

2 commenti:

  1. Mi sto domandando... chissà se al Papa piace il "mandarancio"!!!
    Altra domanda: un agnello clonato si se venisse "sacrificato" per il Signore, che effetto sortirebbe?

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  2. Ma chi ni sacciu marcuzzo... a proposito, io ho ancora qui a casa la tua busta delle meraviglie eh? :-D

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