Alcuni mesi fa, complici la mia passione per il Giappone e
un po’ di tempo libero, mi sono approcciata al metodo “Konmari”.
Marie Kondo, autrice del libro “Il magico potere del
riordino”, nonchè insegnante di lezioni seguitissime in tutto il mondo, ha inventato
un efficace metodo, che poco ha a che fare con l’essere ordinati (io, per
esempio, sono una persona parecchio disordinata...).
Il concetto di riordino, dice la Kondo, va molto oltre il
modo di posizionare gli oggetti all’interno di uno scaffale o un armadio, è un riordino
“della vita”, in quanto gli oggetti finiscono il più delle volte per
soffocarci senza che ce ne rendiamo conto, e il più delle volte, dopo esserci
liberati di tutto ciò che è superfluo, ci appaiono all’improvviso chiare ed ovvie le prospettive, le sensazioni, i desideri che prima ne venivano sopraffatti.
In questo metodo niente è lasciato al caso, bisogna
innanzitutto leggere il libro e poi attenersi alle checklist, perché anche
l’ordine con cui lavoriamo ha un senso logico e delle motivazioni, sempre ben
spiegate.
Leggere il libro è fondamentale per mettere il pratica la
tecnica, che si divide in due grandi fasi, cernita e ricollocamento degli
oggetti salvati. I principi su cui si basa il metodo sono fondamentalmente
questi:
- Si procede solo a CATEGORIE, mai a stanze. Per
esempio, se la categoria è l’abbigliamento, non si procede a riordinare
l’abbigliamento stanza per stanza, ma raccogliendo da ogni ambiente della casa
oggetti della categoria di cui ci si sta occupando, posizionarli TUTTI in modo
visibile sul letto e/o sul pavimento, ed iniziare prima osservando, poi
toccando gli oggetti, e valutando, pezzo per pezzo, cosa farne... e qui arriva
il punto 2!
- Il centro di tutta la tecnica del konmari è stabilire se un oggetto, di qualunque
natura sia, ci trasmette gioia. La priorità nel decidere se una cosa va
conservata o buttata via non sta né nel valore economico, né da quanto sia
nuova o usurata, né tanto meno da quanto sia utile. Va conservata solo se ci dà
GIOIA. All’inizio potrà sembrare
strano o difficile, ma per esperienza posso dire che dopo i primi minuti,
selezionare diventa facilissimo ed automatico, con un aumento esponenziale di
soddisfazione e felicità man mano che procediamo e riempiamo buste con gli
oggetti di cui ci si disfa!
- Si va avanti una categoria dopo l’altra,
passando per esempio da abbigliamento, a libri, a carte o ad oggetti vari,
sempre con l’aiuto di tanti consigli pratici e risposte ai quesiti più diffusi
- Solo dopo aver finito la cernita, si può
procedere a ridare, o modificare, ad ognuna delle cose che abbiamo salvato, una
giusta collocazione, a piegare gli
indumenti col metodo konmari (vi consiglio di guardare i tutorial
sull’argomento su youtube, vi si aprirà un mondo!), a VERTICALIZZARE ogni categoria man mano che le assegniamo il posto:
detto in soldoni, gli oggetti non vanno ammassati, sia perché in qualche modo
“soffrono” il peso e lo stress di ciò da cui sono coperti, sia perché gli
oggetti sotterrati da altra roba, finiscono col restare lì senza essere
toccati, usati, e finiscono quindi con l’essere dimenticati. E se ci pensiamo,
dopo aver utilizzato denaro, tempo, attenzione per procurarceli, è veramente
molto triste fargli fare questa fine.
Vi assicuro che non si ha effetto boomerang, vi sarà
praticamente impossibile per esempio mettere a casaccio una maglia nel cassetto
che vedrete riordinato…vi faccio vedere qui accanto qualche mia foto per farvi un’idea di cosa può riuscire a fare una disordinata come me :-)
La felicità che provo guardando le categorie
già riordinate è massima, so che ci vorrà ancora parecchio lavoro per
completare tutte le categorie in programma, ma il riordino comporta anche
prendersi del tempo per potersi dedicare al 100% a questa attività, ed è quindi
perfettamente normale che occorrano settimane, o mesi, per completarlo. Ma ne
vale la pena!
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